sabato 15 marzo 2008

Disegni di bambini

Oggi vi introdurro' nell' affascinate mondo, dell' arte come espressione del proprio "se". Partiro' dalle origini del disegno: "Lo scarabocchio", in questa fase, il bambino, trova enorme piacere ad esprimersi tracciando "segni" con i colori. Buona lettura.

Dsegni di bambini

"Le dessin d'un enfantc'est un peu de son ame", scriveva nel 1913 Eduard Claparéde. Nel disegno, infatti, il bambino proietta i suoi stati d'animo, i suoi bisogni, il suo mondo interiore, le sue speranze, le sue gioie, le sue sicurezze, le sue paure, le sue angoscie. Attraverso il disegno il bambino narra vicende vissute o immaginate, trasfigura la realta', se ne impadronisce, mostra le proprie conoscenze e ragiona su di esse. Tutti i bambini amano disegnare, sopratutto in certi momenti della giornata.

Molto spesso, infatti, il disegno e' divertimento, e' un gioco che si alterna ad altri. Si tratta di un gioco tranquillo, che si puo' fare da soli o con pochi compagni, e che, come tutti gli altri giochi, viene fatto con la serieta' e con l'impegno che contraddistinguono tutte le attivita' infantili. Possiamo distinguere, a gradi linee indicativamente, alcune fasi di sviluppo del disegno, in linea alle fasi dello sviluppo psicomotorio.

Primo stadio: Lo stadio dello scarabocchio Lowenfeld (2/4 anni ).

" Il primo tentativo di disegnare del bambino , puo' essere molto importante non solo per il bambino stesso, quale suo primo simbolo di espressione, ma anche per l'adulto, sensibile e consapevole, il quale puo' vedere in questi segni il primo sforzo individuale di esprimere se stesso. Quei primi segni, e il modo in cui saranno accolti dagli adulti possono avere molta importanza per il sucessivo sviluppo del bambino. Gli adulti, spesso prestano scarsa attenzione ai primi tentativi artistici dei fanciulli. Anche la parola stessa scarabocchio, puo' suggerire l'idea di una perdita di tempo, o per lo meno di una mancanza di contenuto. In realta' e' proprio vero il contrario. "

Lowenfeld distingue lo scarabocchio disordinato da quello controllato. Il primo e' costituito da disegni fatti sulla carta che possono andare in molte direzioni. Nel bambino, evidentemente, prevale la motricita' sul controllo visivo, come puro piacere funzionale. Lo stadio dello scarabocchio controllato, implica gia'un' attivita' di coordinazione motoria e la vista comincia ad avere un ruolo preciso. Il bambino mostra di saper disegnare forme circolari oppure in ogni caso chiuse e staccate fra di loro. Questo autorizza a parlare di auto espressione del bambino.

Luciana