lunedì 7 aprile 2008

L'Uomo Digitale

Relazione e comunicazione

L'Uomo Digitale
Il computer oggi, e' cosi' incorporato nella nostra vita quotidiana, che possiamo chiamarlo "tecnologia Protesi" . Strumento, protesi, del nostro cervello della memoria dell'uomo. Pure il Telefonino, e' la possibilita' di sostituire la memoria, e' piu' facile scrivere tutto nel telefonino, cosi' tutto viene trovato velocemente. L'adolescente, tende a non imparare a memoria. L'adolescente delega tutto al telefonino. Usando gli SMS, si perde la capacita' di formare frasi concetto, si finisce a non riconoscere piu' il significato semantico delle parole. La sintesi che contiene tanti significati. Sparisce il concetto di tempo di S. Agostino: "tempo vissuto", "tempo passato" "tempo presente" "futuro".

Grazie alla "tecnologia Protesi" c'e' il rischio di perdere l'uso della memoria, a che mi serve? Premo un bottone e ho tutto a mia disposizione. C'e' il rischio di perdere la capacita' di periodare. Gli studenti fanno frasi sempre piu' strette, omettono la congiunzione "che" , la quale permette di allacciarsi ad altri ragionamenti, per lasciare il discorso sospeso e ritornarci in un secondo momento, la difficolta' di fare un discorso sospeso che a poco a poco si svolge. Vi e' preferenza per un linguaggio iper-sospeso "qui e ora", inteso nel vivere quotidiano sganciato da radici, e senza progetti per il futuro. ( Diverso dal "Qui e Ora" inteso come vivere intensamente ogni attimo vissuto). Il linguaggio degli SMS, e' criptato, ci si esprime attraverso simboli: le faccine espressive, i disegni.

Tutto cio' porta all'incapacita' di fare un romanzo, per la sostituzione dei processi mnemonici che impoveriscono il dialogo. C'e' il rischio che la "tecnologia protesi" cambi le procedure mentali, e' una condizione che cambia le funzioni del cervello. Il telefonino e'uno strumento che funziona in termini binario SI/NO, la risposta deve essere veloce, non esiste il tempo per pensare , per poter riflettere. Si perde la grande forza del dubbio, la capacita' di mettere in discussione, la questione, le domande, crearsi un dubbio per approfondire. Qualche volta l'uomo e' un "sacco vuoto con dentro un telefonino spento" . Il telefonino cambia tipi di relazione, tra genitori e figli, e' un tema nuovo, come si presenta la relazione in famiglia? Capita, che nella stessa stanza, ogni componente della famiglia, e' intento con il proprio telefonino, a messaggiare. Arrivera' un momento che per relazionarci, coi figli , dovremmo farlo attraverso le e-mail o sms?

I messaggini comprendono un fascino intrinseco, possiamo chiamarlo "delirio del tempo reale", e' questo il pensiero del futuro? L'immagine dell' uomo in tempo reale, l'uomo di adesso, prevale l'uomo di superfice, e scompare l'uomo interiore, scompaiono i significati nascosti, l'uomo e' tutto cio' che si vede, e con esso la scomparsa dei sensi di colpa. Il senso di colpa, del rapporto con se stesso, quando si constata di aver commesso un'azione sbagliata.

L'uomo di superfice che non ha desideri, invece, prova un senso di vergogna, di fronte all'altro che scopre che ci si e' comportati in modo sbagliato. L'uomo di superfice non ha dimensione del futuro. Il pericolo del telefonino, e' quello di avvicinarsi ad un autismo digitale, e' una sorta di chiusura che rende impossibile comunicare, e' la condizione degli adolescenti che stanno bene solo davanti al computer o al telefonino. E noi adulti, come reagiamo e ci adattiamo nell'era del digitale?

Luciana