Non lasciarmi andare
stringi forte la mano
non avere paura
accogli prendi la mia fragilità.
Accompagna segui i miei passi
alzami se cado...
Contieni il mio grido
e smussane gli spigoli.
Bonifica la rabbia
confusa impetuosa
se esplode e ferisce.
Cingi i miei fianchi
fino a farmi male
sostieni delicata
profonda fragile essenza.
Geologia di sguardi
silenti impotenti
disperati angosciati.
Ora
Dietro il profondo mistero evento
dell'incontro con te
guardo
con tenero affetto
i frammenti
del mio essere
confusi
sparsi sul pavimento dell'io
e come puzzle
tento di ricomporli...
Tendo la mano
non lasciarmi sola
mi sto perdendo
in un vortice senza fine...
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